I nomi di genere promiscuo

In lingua italiana esistono alcuni nomi di animali, per lo più esotici (non appartenenti, cioè, all'ambiente europeo-mediterraneo), o di insetti, che presentano un solo genere grammaticale con il quale indicare gli animali di entrambi i generi naturali. Questi nomi, quindi, hanno un doppio significato, perché con le espressioni il canguro o la tigre possiamo designare sia gli esemplari maschi che femmine. Quando sarà proprio necessario distinguere tra i due generi naturali, bisognerà ricorrere a perifrasi del tipo: il canguro maschio e il canguro femmina o il maschio del canguro e la femmina del canguro, la tigre maschio e la tigre femmina o il maschio della tigre e la femmina della tigre, etc...

Qui di seguito diamo l'elenco dei più comuni nomi che presentano questa caratteristica e che nelle grammatiche vengono definiti nomi di genere promiscuo.

Hanno genere grammaticale maschile:

l'airone, l'alligatore, l'alpaca, l'anaconda, l'armadillo, l'avvoltoio, il baco, il bisonte, il bruco, il caimano, il calamaro, il cammello, il camoscio, il canguro, il cigno, il coccodrillo, il colibrì, il corvo, il delfino, il falco, il gorilla, il gufo, l'ippopotamo, il lama, il leopardo, il pesce, il pipistrello, il puma, il ragno, il rospo, il serpente, lo scarafaggio, lo scorpione, lo squalo, il topo, l'usignolo.

Hanno genere grammaticale femminile:

l'acciuga, l'alce, l'allodola, l'antilope, l'aquila, l'aragosta, l'aringa, la balena, la beccaccia, la cimice, la farfalla, la formica, la gazzella, la giraffa, la iena, la lepre, la mosca, la pantera, la pulce, la rana, la renna, la rondine, la scimmia, la serpe, la tartaruga, la tigre, la vespa, la volpe, la zanzara, la zebra.