- posteriori (o velari): la lingua si dirige verso la zona posteriore della bocca; - centrali: la lingua si dirige verso la zona centrale della bocca; - anteriori (o palatali): la lingua si dirige verso la parte anteriore del palato.
Un secondo parametro di classificazione è la posizione della lingua (il suo grado di innalzamento rispetto a una posizione centrale che corrisponde all’articolazione della /a/): questa posizione dà al suono vocalico il suo timbro. Si crea così il grado di apertura, nel senso che, più alta è la posizione della lingua, più chiusa è la vocale e, viceversa, più è bassa, più la vocale è aperta. Una terza classificazione dei fonemi vocalici è legata all’arrotondamento labiale; a seconda della sua realizzazione, le vocali si dicono: - arrotondate (o anche procheile); - non arrotondate (o anche aprocheile). Grazie alla combinazione di tali parametri, nell'italiano standard ci sono sette vocali (/u/, /o/, /ɔ/, /a/, /ɛ/, /e/, /i/) in sede tonica, cioè accentate, e cinque (/u/, /o/, /a/, /e/,/i/) atone (cioè non accentate), perché /ɛ/ e /ɔ/ non possono esistere qualora non siano portatrici dell'accento principale di parola. È possibile, quindi, rappresentarle nel seguente schema, detto triangolo vocalico:
posteriori (arrotondate) (velari) |
anteriori (non arrotondate) palatali |
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u | i | chiuse (alte) | |||||
o | e |
semichiuse (medio-alte) |
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ɔ | ɛ |
semiaperte (medio-basse) |
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a |
aperte (basse) |
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centrali |
/u/ vocale posteriore chiusa: luce → [‘lu:tʃe]; gusto → [‘gusto]; curare → ku’ra:re]
/o/ vocale posteriore semichiusa: sole → [‘so:le]; molto → [‘molto]; volere → vo’le:re]
/ɔ/ vocale posteriore semiaperta: moda → [‘mɔ:da]; mossa → [‘mɔs:a]
/a/ vocale centrale aperta: cane → [‘ka:ne]; cassa → [‘kas:a]; cadere → [ka’de:re]
/ɛ/ vocale anteriore semiaperta: bene → [‘bɛ:ne]; bello → [‘bɛllo]
/e/ vocale anteriore semichiusa: vena → [‘ve:na]; penna → [‘pen:a]; legare → [le’ga:re]
/i/ vocale anteriore chiusa: vino → [‘vi:no]; misto → [‘misto]; girare → [dʒi’ra:re]